stabilizzanti
Per la stabilizzazione di un farmaco, oltre a procedimenti fisici, chimico-fisici e/o antimicrobici, può essere necessaria l'aggiunta di particolari additivi, detti stabilizzanti.
Gli additivi vengono impiegati solo dopo aver escluso la possibilità di incompatibilità con il principo attivo ed altri eccipienti. Inoltre, l'aggiunta è consentita, in concentrazioni molto basse, solo se gli additivi sono tali da non provocare effetti farmacologici o tossici di qualsiasi tipo.
Qui di séguito sono riportati i principali stabilizzanti utilizzati con le rispettive concentrazioni massime tollerate (i valori possono variare a seconda della via di somministrazione cui è destinato il farmaco). Per alcuni additivi si sono riscontrati effetti secondari peraltro limitati a casi di intolleranza e comunque non alle concentrazioni ammesse.
- antiossidanti: proteggono le sostanze, particolarmente quelle ricche di doppi legami, dall'azione della luce, dell'aria e di altri agenti ossidanti.
- per i farmaci idrofili:
acido ascorbico (E300) (0.001-0.05%); idrosolfito e bisolfito sodico (E222) (0.10-0.15%): tutti i solfiti possono provocare irritazione gastrica dovuta alla liberazione di acido solforoso e possono essere pericolosi per i soggetti asmatici.
- per i farmaci idrofobi:
esteri dell'acido ascorbico (0.01-0.015%), butilidrossianisolo (0.005-0.002%), tocoferoli (0.05-0.075%)
alchil-gallati (0.05-0.1%): possono provocare irritazione gastrica e sono sconsigliati per gli asmatici, la loro presenza non è ammessa per i prodotti destinati alla prima infanzia
butilidrossianisolo (BHA) (E320) (0.005-0.002%): provoca un aumento delk livello di lipidi e colesterolo nel sangue. Può indurre la formazione di enzimi metabolici nel fegato, che possono demolire le sostanze importanti per l'organismo come la vitamina D. Non è ammesso nelle preparazioni dsetinate alla prima infanzia.
- complessanti: eliminano mediante chelazione gli ioni metallici eventualmente presenti in una soluzione, bloccandone la possibile attività catalitica nei processi ossidativi dei farmaci.
- EDTA (acido etilendiamminotertacetico) (0.025-0.075%) ed i suoi sali di sodio e calcio, acido citrico (E330) e tartarico (E334)
- antibatterici e antimuffe: sono classificati battericidi i conservanti atti a mantenere la sterilità nelle preparazioni multidose in modo da limitarne la contaminazione dopo l'apertura. Sono antimuffe i conservanti destinati all'inibizione della crescita batterica in preparazioni non sterili (sciroppi, unguenti, ecc.)
- alcol etilico (10-15%), alcol benzilico (0.5-1%), cloruro di benzalconio (0.01-0.001%), cloruro di cetilpiridinio (0.01-0.001%), paraclorometracresolo (0.3%)
- acido benzoico (0.10-0.15%): i soggeti asmatici o che soffrono di forme orticarioidi, potrebbero essere sensibili all'acido; è incompatibile con il sodio bisolfito.
- sodio benzoato (0.10-0.15%): nei soggetti predisposti si possono manifestare reazioni allergiche.
- tamponi: il pH delle soluzioni e delle sospeensioni acquose influenza i processi di idrolisi, di decarbossilazione e racemizzazione dei princìpi attivi. Per questo, occorre mantenere costante il pH ottimale per minimizzare tali reazioni di degradazione. In generale, si usano tamponi borati (Na2B4O7/HCl, Na2B4O7/NaOH) per le preparazioni oftalmiche; i tamponi fosfato (Na2HPO4/CH3COOH) per l'uso orale; i tamponi acetati, fosfati e citrati, per le preparazioni iniettabili.
coloranti
giallo chinolina |
E104 |
SP |
blu patent V |
E131 |
S |
giallo arancio |
E110 |
T |
indigotina |
E132 |
A |
caramello |
E150 |
SP |
giallo tartrazina |
E102 |
T |
verde S |
E142 |
S |
rosso cocciniglia |
E124 |
T |
biossido di titanio |
E171 |
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Sono gli additivi più discussi in quanto il loro vantaggio è solo di natura estetica. Vengono aggiunti ai medicinali ed agli alimenti pre renderli più appetibili. D'altra parte, presentano un certo effetto placebo: il blu dà i migliori risultati contro l'ansia e l'insufficienza cardiaca, mentre è sconsigliabile l'arancio. Il giallo offre i migliori risultati per la depressione, ed insieme al blu è consigliabile per i farmaci antspastici. Infine, per i farmaci epatoprotettori, sono sconsigliabili il verde ed il giallo.
La tabella a fianco (i cui colori sono solo indicativi) elenca i coloranti utilizzati per alcune specialità medicinali: sciroppi, collutori, soluzioni bevibili.
chiave di lettura: SP = sconsigliato per uso pediatrico; S = sospetto; T = tossico, possibili effetti mutageni ed allergici, A = può indurre allergie.
Occorre sottolineare che i coloranti ammessi sono tutti idrosolubili per evitare rischi di accumulo. Comunque, l'elenco riportato si commenta da solo.
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Marcello Guidotti, copyright 2003
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