grassi e cere

I grassi sono esteri di acidi grassi saturati con glicerina e differiscono dagli olii per il minor numero di doppi legami presenti; infatti, per idrogenazione possono essere trasformati in grassi solidi, ad es., la margarina ottenuta da oli vegetali.
Con il nome generico di grassi sono indicate anche altre sostanze che non sono chimicamente tali, ad es., la paraffina filante, costituita da una miscela di idrocaburi.

Le cere sono chimicamente simili ai grassi, in quanto sono costituite da acidi grassi a lunga catena, però esterificati con alcoli, ad es., steroli. In generale, i grassi hanno un certo valore nutritivo, per cui, a differenza delle cere, possono essere usati oralmente oltre che topicamente.
Con il nome generico di cere, anche in questo caso, sono indicate sostanze che non sono chimicamente tali, ad es., la paraffina solida.

Grassi e cere sono soggetti ad irrancidimento e possono essere classificati come segue:

sego e sugna: questi grassi, di pecora o montone il primo (p.f. = 45 - 50 oC); di suino, il secondo (p.f. = 33 - 41 oC), costituivano la base per molte preparazioni farmaceutiche, però oggi sono in disuso in quanto irrancidiscono facilmente. In particolare, la sugna riusciva utile per la possibilità di incorporare fino al 15% di liquidi acquosi, mentre la vaselina, suo sostituto moderno, non condivide questa caratteristica, per cui, quando necessario, le si deve associare la lanolina.

semi di cacaoburro di cacao: è la sostanza di elezione per la preparazione di forme suppositorie estemporanee in quanto permette di avere un prodotto solido e duro a temperatura ambiente, però in grado di fondere alla temperatura corporea (37 oC) liberando il principio attivo. Si estrae dai semi di cacao, naturali o tostati ed è costituito da una miscela di trigliceridi formati da acidi grassi saturi e insaturi (ac. stearico, palmitico, oleico). La sua struttura fondamentale è dovuta ai grassi solidi.

palma ceriferacera carnauba (E244): dalle foglie della palma Copernicia cerifera , si ricava la pregiatissima cera carnauba, il cui nome proviene da una popolazione indigena del Brasile, dove la pianta cresce spontanea. Le foglie vengono raccolte durante la stagione arida, quando sono ancóra chiuse e avvolte da un sottile strato di cera. Questa viene asportata, setacciata, quindi fusa e messa in commercio sotto forma di pani duri e fragili, di colore variabile dal grigio-verdastro al giallo pallido o eventualmente biancastri previa decolorazione della cera.
Ogni pianta produce un centinaio di foglie e da ciascuna di esse si ricavano circa 7 Kg di cera. La cera carnauba è la più dura cera vegetale conosciuta; è scarsamente solubile a freddo e viene principalmente utilizzata per innalzare il punto di fusione delle altre cere.
Per le sue ottime caratteristiche fisiche, la cera carnauba trova largo impiego in diversi settori. Grazie alla durezza ed alla maggiore durata della brillantezza, è apprezzata soprattutto come costituente di cere per pavimenti, ma anche cere per mobili e per carrozzerie, lucidi da scarpe. Viene anche adoperata per rifinire e lucidare cuoio, tele cerate, saponi, nella fabbricazione di matite e pastelli e per indurire le candele.
Le qualità migliori, prive di impurità (sabbia, terriccio, ecc.), si usano nell'industria cosmetica per preparare rossetti, cere depilatorie, stick deodoranti, di cui aumentano la consistenza.

capodogliospermaceti: è una cera solida (pf. = 42 - 50 oC) particolarmente ricercata, e ciò ha giustificato - fino alla produzione del suo sostituro sintetico (cetilpalmitato) - la caccia alla balena, in quanto si ricava in particolare dalla testa del capodoglio (o balena bianca) e di altre specie di cetacei dell'Oceano Pacifico. Il nome di spermaceti fu dato anticamente a questa sostanza, perché la si riteneva il seme della balena e si raccontava che era stata trovata galleggiante sulle acque marine.
Una particolareggiata disquisizione sui mezzi per ricavare e su come utilizzare lo spermaceti è contenuta nelle celeberrime pagine dell'opera di Melville Moby Dick, nella quale è anche descritto l'uso di ossa e fanoni. Lo spermaceti era molto usato in passato per fabbricare candele e unguenti vari. E' ancóra utilizzato per indurire preparazioni olesose liquide, sebbene sia più costoso della cera.

lanolina: è una cera che, secreta dalla pelle di pecora, si accumula sulla lana (per la sua azione protettiva ed emolliente, mantiene il vello delle pecore soffice e protetto dagli agenti atmosferici) da cui viene estratta con sapone e solventi. E' costituita da varie sostanze, tra cui essenzialmente steroidi esterificati con acidi grassi. Ha colore giallastro e consistenza morbida per cui viene comunemente considerata un grasso; in realtà, è una cera in quanto non contiene glicerina.
La lanolina prevista dalla F.U. ed. X, può essere anidra o idrata (con il 25-30% di acqua) ed ha la propietà di inglobare acqua nel rapporto 1:1 senza perdere consistenza.

La lanolina allo stato grezzo contiene diverse sostanze che sono sconsigliate: residui di detergenti, pesticidi e inquinanti atmosferici, restano nella lanolina e devono essere rimossi per darvi la massima garanzia. La lanolina contiene anche alcoli, che sono potenzialmente allergizzanti. Molte donne nel frattempo però hanno trovato un giovamento dall’uso della lanolina, perché il suo uso permette alla pelle di rigenerarsi più velocemente e di trarre sollievo al bruciore o alla frizione del bambino quando poppa male e sta ancóra imparando la tecnica giusta.
L’uso della lanolina permette alla pelle di rimanere idratata e morbida, ed evita che si formino nuove screpolature e crosticine. La sensazione di dolore ne viene alleviata immediatamente e la poppata diventa subito meno angosciante.

crema lansinohLa lanolina Lansinoh® è stata pensata appositamente per le madri che allattano al seno, ed è una lanolina ottenuta attraverso un procedimento brevettato che permette di avere una lanolina concentrata al 100%, senza alcuna presenza di acqua, pesticidi, eccipienti, detergenti, alcoli o altre sostanze indesiderate.
La lanolina Lansinoh contiene meno di 1 parte per milione (0.000001) totale di residui di pesticidi, assolutamente il valore più basso raggiungibile con le tecniche di raffinamento moderne; inoltre, non più dell’1.5% di alcol o lo 0.5% di residui di detergenti. Per questo motivo è ottimamente tollerata anche dai soggetti più sensibili o allergici.

alcol della lana: è una cera (p.f. = 58 ºC) di colore bianco, ottenuta per saponificazione della lanolina, della quale conserva le stesse sostanze utili. Viene ampiamente utilizzata per preparazioni cosmetiche in quanto ha composizione simile a quella della pelle umana.

Gli alcoli di lana sono la frazione alcolica della cera di lana, un prodotto naturale ottenuto dal lana di Pecora. Dal punto di vista chimico si tratta di una variegata miscela di Steroli (Colesterolo, Lanosterolo) e alcoli grassi a lunga catena (C16-C32). Tale sostanza viene impiegata per:

- medicamenti ad uso topico;
- in cosmetici quali creme e pomate, lozioni, saponi, dopo barba e rossetti nonché shampoo;

Viene impiegato in prodotti tecnici quali:

- inchiostri da stampa;
- emulsionante per gli oli da taglio;
- isolante per fili elettrici e sigilli metallici;
- impregnante per tessuti e pellami;
- nella preparazione di inchiostri e sciolina.

osservazione
cross-reactions: gli alcoli di lana sono ritenuti i principali sensibilizzanti presenti nelle varie preparazioni a base di Lanolina ed Eucerina. In caso di sensibilizzazione a una di queste due sostanze, bisognerebbe prendere in considerazione anche alcuni altri componenti come potenziali sostanze allergizzanti (cere, candeggianti, tensioattivi).


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Marcello Guidotti, copyright 2003, 2007
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