Con osservazioni sperimentali, si è evidenziata la presenza di aggregati, detti micelle, formati dalla molecole del tensioattivo. Queste micelle assumono conformazioni generalmente di tipo sferico, ma anche laminari nel caso di concentrazioni più elevate.
La micellizzazione, che si raggiunge da una certa concentrazione - detta concentrazione critica micellare (c.m.c.) - in poi, produce un sistema energeticamente stabile in quanto l'aggregazione delle molecole di tensioattivo comporta una diminuzione della superficie interfacciale.
In particolare, a seconda che il liquido sia polare o apolare, le strutture micellari si organizzano diversamente: nel primo caso, alla superficie della micella si presentano le teste polari; nel secondo caso, le catene apolari.
Le micelle possono ospitare nel loro interno molecole idrofobiche; questa possibilità può essere sfruttata per incorporare stabilmente molecole farmacologicamente attive in un mezzo in cui sarebbero difficilmente disperdibili. In conseguenza di questo inglobamento, via via che aumenta il diametro micellare, si producono delle lacune superficiali che la micella rigonfiata compensa raccogliendo altro tensioattivo sulla sua superficie, con riduzione del numero delle altre micelle più piccole non rigonfiate.
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
Marcello Guidotti, copyright 2003
questa pagina può essere riprodotta su qualsiasi supporto o rivista purché sia citata la fonte e l'indirizzo di questo sito (ai sensi degli artt. 2575 e 2576 cc. Legislazione sul diritto d'autore). Le fotografie sono tratte da siti web e sono, o possono ritenersi, di pubblico dominio purché utilizzate senza fini di lucro. Le immagini di prodotti presenti nel sito hanno unicamente valenza esemplificativa oltre che, eventualmente, illustrare messaggi fuorvianti e non vi è alcun richiamo diretto o indiretto alla loro qualità e/o efficacia il cui controllo è affidato alle autorità regolamentatorie.