antiderivate

L'operazione inversa a quella di derivazione, prende il nome di calcolo dell'antiderivata. Questa operazione, indicata con D-1, permette di ottenere la funzione (primitiva) dalla cui derivata è generata la funzione data.

Gli esempi che seguono, dimostrano che questo calcolo, nel caso delle derivate fondamentali, è immediato:

Poichè la derivata, D, di a xn è:

D a xn = n a xn-1

è facile vedere che l'antiderivata, D-1, è:

D -1 n a xn-1

si calcola aumentando di un'unità il numero ad esponente e dividendo tutto per n:

D -1 n a xn-1 = 1/n a n xn-1 + 1 = a x n + c

esempio: calcolare l'antiderivata di x3/2 → x4/2·4

esempio: calcolare l'antiderivata di 1/x2 = x-2x-2+1/(-1) = -1/x + c

Ad ogni antiderivata è necessario addizionare una costante generica, c, in quanto operando di nuovo l'operazione di derivata, la costante sparisce.
esempio: D x3 + 2 = 3 x, ma anche D x3 + c = 3 x

attenzione
La regola appena ricordata non vale nel caso di 1/x .
Infatti, applicando la regola si otterrebbe: x-1 +1/(-1 + 1), cioé una forma indefinita.
Pertanto, occorre procedere come spiegato appresso.


Ricordando che la derivata di ln x

D ln x = 1/x

è facile riconoscere che:

D-1 (1/x) = ln x + c

Ancóra un esempio:

poiché la derivata di sen x è:

D sen x = cos x

è facile riconoscere che:

D-1 sen x = - cos x

Quando la funzione di cui si vuole calcolare l'antiderivata non è una funzione facilmente riconoscibile, si ricorre a metodi per ricondurla ad una combinazione di derivate fondamentali. I procedimenti in questione esulano dalle finalità di questi richiami di matematica e quindi il lettore interessato è invitato a consultare un qualsiasi testo di analisi matematica.

attenzione
Per ragioni che verranno chiarite nella prossima pagina, la notazione di antiderivata
non è indicata come D-1 f(x), bensì come ∫ f(x) dx (il simbolo a forma di "S" allungata è detto operatore integrale) e l'operazione da effettuare prende il nome di integrazione



Il pulsante rimanda ad un programma on-line per calcolare le antiderivate di una funzione:



equazioni differenziali

Il calcolo infinitesimale comprende tre categorie di problemi:
  1. conoscendo una funzione trovare la sua derivata e il suo differenziale (derivazione);
  2. conoscendo una derivata o un differenziale ritrovare la funzione (integrazione);
  3. conoscendo una relazione fra una funzione, la sua variabile e le sue derivate, trovare la funzione incognita che la soddisfa (soluzione di un'equazione differenziale).
Le prieme due categorie sono state già trattate nelle pagine precedenti. Si tratta di esaminare la terza, ovverosia la soluzione di un'equazione differenziale.

In generale, per risolvere le equazioni differenzieli è utile trattare la derivata con la notazione di Leibnitz, cioé come rapporto tra differenziali.

esempio 1: df(x)/dx = 0 in questo caso la funzione f(x) è costante

infatti se f(x) = cost → df(x)/dx = 0

esempio 2: la velocità con cui viene eliminato un farmaco dal corpo e quindi si riduce la concentrazione ematica, c, nel tempo, t, è data dall'equazione:

dc/dt = -kc

in questo caso, abbiamo la funzione c, la variabile t e la derivata dc/dt . Dunque è un'equazione differenziale.

La soluzione della (1) si ottiene per separazione di variabili:

dc/c = -kdt integrando si ottiene ln c = -kt + costante

la costante si calcola ponendo t = 0 e fornisce la concentrazione al tempo iniziale

ln c0 = costante

e dunqua l'equazione differenziale ha per soluzione:

ln c = -kt + ln c0

esempio 3: la velocità al tempo t di un corpo che si muove di moto uniformemente accelerato è data da:

v = ds/dt = a · t

separando le variabili:

ds = a · t dts = a t2/2

cioé lo spazio percorso da un corpo che si muoave di moto uniformemente accelerato.

equazione dell'assorbimento-eliminazione per un farmaco somministrato oralmente

come ultimo esempio, risolviamo l'equazione che descrive il processo di assorbimento-eliminazione per via orale (discussa in farmacocinetica):

assorbimento eliminazione orale        (1)

è un'equazione differenziale lineare a coefficienti costanti. Di séguito è riportato il metodo di soluzione:

si pone q = u · v, due variabili di comodo e si calcola la derivata rispetto a t:

assorbimento eliminazione orale        (2)

la derivata (2) si sostituisce nel primo membro della (1):

assorbimento eliminazione orale        (3)

si sostituisce nella (3) q con u·v

assorbimento eliminazione orale        (4)

si raggruppano le variabili comuni:

assorbimento eliminazione orale        (5)

si determina la funzione che annulla il termine in parentesi a primo membro:

assorbimento eliminazione orale        (6)

se il termine in parentesi è nullo, la (5) diventa:

assorbimento eliminazione orale        (7)

sostituendo nella (7) v = exp(-ket),

assorbimento eliminazione orale        (8)

raggruppando:

assorbimento eliminazione orale        (9)

separando le variabili:

assorbimento eliminazione orale         (10)

integrando:

assorbimento eliminazione orale        (11)

per ottenere q, occorre moltiplicare per v = exp(-ket):

assorbimento eliminazione orale        (12)

A questo punto, si dovrebbe determinare il valore della costante, c, il cui calcolo è tralasciato in quanto risulta piuttosto laborioso senza aggiungere molto ai fini di questa presentazione.




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