programmazione e di controllo delle scorte di magazzino

Qualsiasi produttore o rivenditore deve rifornire il proprio magazzino in modo da soddisfare le richieste dei propri clienti (aziendali o al dettaglio). La necessità di mantenere un magazzino con molti articoli diversi porta ad un immobilizzo di capitale rilevante, particolarmente nel caso di prodotti deteriorabili (medicinali, alimenti) oppure soggetti a mode e/o a rapidi miglioramenti tecnologici. Il problema fondamentale del rifornimento delle scorte di magazzino richiede quindi la determinazione della quantità da acquistare di un certo prodotto e quando acquistarlo: cioè quanti pezzi residui devono essere presenti in magazzino prima di fare un nuovo ordine. Per risolvere efficacemente il problema, si dovrebbero raggiungere tre obiettivi:

  1. assicurare la necessaria giacenza dei singoli articoli per soddisfare le richieste;
  2. acquistare solo i pezzi necessari senza appesantire il magazzino;
  3. acquistare quantità sufficienti ad ottenere sconti maggiori del fornitore.
Ovviamente il raggiungimento dei tre obiettivi è impensabile in quanto sono in contrasto tra loro: il problema può trovare una soluzione cercando un compromesso. Infatti non è possibile ottenere il massimo sconto dal fornitore senza appesantire il magazzino e immobilizzare un capitale eccessivo.

le scorte di magazzino

Le scorte di prodotti finiti dipendono dall'andamento previsto dell'attività di vendita; quelle di materie prime dipendono dall'andamento dell'attività di produzione in funzione del successivo allestimento di prodotti finiti.

Le varie scorte possibili possono riassumersi in 4 tipologie:

  1. scorte di materie prime: le scorte di tali articoli vengono usate per rendere indipendente il processo produttivo dai fornitori;
  2. scorte di semilavorati: si formano a causa del tempo necessario per produrre un prodotto (cycle time); la riduzione del cycle time comporta una riduzione di questi costi;
  3. scorte di articoli di manutenzione, riparazione e ricambio: sono scorte necessarie per mantenere produttivi i macchinari ed i processi;
  4. scorte di prodotti finiti: servono per far fronte all'instabilità della domanda.

L'approvvigionamento di tutte le citate tipologie, oltre che legato al mantenimento delle scorte, è legato all'andamento del mercato delle forniture e delle vendite, in rapporto alle presumibili tendenze dei prezzi e oscillazione dei cambi valutari.

osservazione
La programmazione e il controllo della gestione delle scorte ha l'obiettivo di minimizzare i rischi ed i costi, in modo da ottenere la migliore efficienza complessiva per l'azienda. Dati gli scopi di questo sito, ci limiteremo a discutere la gestione delle scorte di una azienda di vendita al dettaglio (farmacia, parafarmacia, erboristeria).

la tecnica delle scorte separate (two-bin system) e la teoria del ciclo di ordinazione

La gestione delle scorte di materie può essere attuata secondo due impostazioni completamente differenti: stock control oppure flow control:

La scorta di sicurezza deve ovviare ad eventuali deficenze di rifornimento o a possibili incrementi dell’assorbimento. Occasionalmente, può trovarsi sfornito di un dato prodotto ed alla sua richiesta, deve cercare di ordinarlo e ottenerlo nel più breve tempo possibile. D'altra parte, due, tre richieste non soddifatte possono portare alla perdita del cliente, fatto particolarmente grave se l'esercizio commerciale serve una clientela locale e non di passaggio.

lotto minimo di approvvigionamento

Il criterio della gestione famigliare (acquisto a sensazione, periodico, continuo) può andar bene per la movimentazione di capitali ridotti, ma non per un esercizio commerciale con dipendenti e ad elevato fatturato. Quindi, un criterio più efficace è calcolare il lotto economico di acquisto.

Il costo totale annuo delle scorte, è costituito da tre componenti:

p = il prezzo della materia prima;
z = costo dell'ordinazione;
m = costo sostenuto per tenere la materia prima in magazzino;
S = quantità acquistata

1) lotto minimo eq1

il costo totale è proporzionale al prezzo della materia prima per la quantità acquistata; è proporzionale al costo di ordinazione moltiplicato per la quantità acquistata diviso per la quantità ordinata; al prodotto del costo di magazzinaggio moltiplicato la media della quantità in magazzino.

calcolando la derivata della (1) rispetto alla quantità, si ottiene:

2) lotto minimo eq2

eguagliando a zero la (2), si ottiene il minimo della funzione:

3)        lotto minimo

come si vede, il lotto minimo d'acquisto non dipende dal prezzo unitario della materia prima. Tuttavia, il prezzo unitario è presente come costo unitario di magazzinaggio.

La tabella seguente, riporta uno schema per il calcolo dei costi di magazzinaggio. Su questa traccia, è agevole calcolare l'importo del proprio esercizio commerciale.

costi di magazzino

Con una semplice proporzione, si ottiene che il costo di magazzinaggio su 160 mila euro incide per il 17,2%. Questo è un risultato indicativo in quanto i costi di magazzinaggio possono raggiungere anche il 40%.

esempio 1: una erboristeria vuole ottimizzare i suoi costi di gestione determinando la scorta di un integratore alimentare da richiedere ad ogni ordine. La domanda annua è 1000 unità; il prezzo di ogni confezione è 4 €; il costo di riordino è 10 € per ordine ed il costo di giacenza annua è pari al 17.2%.

Per applicare la (3) occorre calcolare il costo di magazzinaggio unitario. Per far questo, ci riferiamo ai costi di magazzinaggio (17,2%) riportati nella tabella precedente: occorre moltiplicare il costo unitario per il costo di magazzinaggio 4 × 17.2% = 0,69 €. Applicando l'eq. (3) dove si è indicato con SQR l'operatore di estrazione di radice, si ha:

lotto minimo = Q = SQR (2 × 1000 × 10/0,69) = 170 pezzi

dividendo il quantitativo annuo per il lotto minimo, si ottiene la frequenza degli ordini: 1000/170 = 5.8 Praticamente occorre ordinare 170 pezzi ogni due mesi.

esempio 2: una parafarmacia ha una domanda annua di apparecchi per aerosol pari a 30 unità. Il costo dello strumento = 25 € ; costo dell'ordine = 7 €; magazzinaggio = 25 × 17,2% = 4,3 €.

Q = SQR (2 × 30 × 7 /4,3) = 9,8 = 10 pezzi

dividendo il quantitativo annuo per il lotto minimo si trova che occorre ordinare 10 apparecchi ogni quattro mesi.


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