L'Iperico, assunto per via orale, è prescritto per le sue proprietà antidepressive e antivirali, mentre per uso topico è utile come emolliente, eudermico e nei casi di pelle secca causata da agenti esterni (sole, vento).
Per uso orale la dose prescritta varia tra 600 e 900 mg di estratto secco al giorno. La durata del trattamento è generalmente molto lunga come per tutti gli antidepressivi. I primi benefìci si riscontrano generalmente dopo due settimane di terapia. L'Ipericina, il princìpio attivo, può causare fotosensibilità, quindi i pazienti che utilizzano l'Iperico non devono esporsi ai raggi solari.
L'iperico è un'erba medicinale che, come tutti i medicinali, deve essere assunta in modo corretto. Se le dosi delle sostanze vegetali attive sono inferiori a quelle in grado di esercitare un effetto farmacologico (DE50), il risultato ottenuto è generalmente nullo. Nella letteratura scientifica non esiste cenno al concetto di "attività o azione salutistica". L'efficacia salutistica non esiste e quindi non può essere misurata in alcun modo. Di conseguenza, affermare che riducendo la dose di una sostanza vegetale farmacologicamente attiva sotto la soglia terapeutica si ottiene un effetto salutistico è solo un espediente di marketing.
Uno studio inglese (Committe on Safety of Medicines) ha stabilito che l'Iperico:
In base alle conoscenze disponibili, sembra che l'iperico possa aumentare l'attività degli enzimi responsabili della trasformazione di alcune medicine, con conseguente riduzione dei livelli plasmatici e, quindi, dell'efficacia terapeutica dei medicinali somministrati contemporaneamente. Per contro, sospendendo l'assunzione dell'iperico, si potrebbe verificare l'effetto opposto: un aumento della concentrazione nel sangue del farmaco in circolo, che potrebbe raggiungere livelli tossici.
Nella letteratura scientifica esistono articoli che riportano i rischi legati al consumo del pompelmo che, a differenza dell'iperico, è un inibitore metabolico e quindi potenzia, piuttosto che deprimere, gli effetti di certi farmaci assunti contemporaneamente.
Oltre alle interferenze con il metabolismo di certi farmaci, l'iperico è in grado di aumentare il livello di alcuni neurotrasmettitori nel cervello: in caso di assunzione contemporanea di farmaci che agiscono con lo stesso meccanismo d'azione, la concentrazione di queste sostanze può diventare pericolosa. Ad esempio uno dei rischi possibili è l'insorgenza della sindrome serotoninergica, determinata da un eccessivo rilascio dalle terminazioni nervose di serotonina. I sintomi comprendono: alterazioni dello stato mentale, come agitazione, confusione, irrequietezza, disorientamento; alterazioni dello stato vegetativo, come sudorazione, senso di calore, instabilità pressoria, tachicardia, tachipnea, variazioni pupillari e febbre; alterazioni neuromuscolari, come tremore, iperriflessia, rigidità, e inoltre cefalea, nausea, ansietà e diarrea.
L'iperico è anche commercializzato come integratore alimentare, ma sulle confezioni degli integratori non può essere presente un foglietto illustrativo con indicazioni, posologia, controindicazioni, ecc. Questo comporta che il fruitore, prima delle attuali specifiche disposizioni , poteva essere esposto a gravi pericoli
La legge (R.D. del 26 maggio 1931, n.772) che disciplina le erbe officinali non include l'Iperico nell'elenco delle piante dichiarate officinali; tuttavia, questa pianta è presente nell'allegato A della circolare ministeriale del 1981. Tuttavia, una circolare ministeriale non ha valore di legge (cfr. glossario e pronunce in materia di prodotti erboristici) ma essenzialmente esplicativo e dunque l'iperico come pianta non risultava soggetta ad alcuna restrizione. Successivamente, al fine di aumentare il livello di tutela della salute pubblica sono state previste delle disposizioni particolari ai sensi dell'art. 7 del decreto legislativo n. 111/1992 (Ministero della Salute CIRCOLARE 18 luglio 2002) per alcuni componenti vegetali quali "citrus aurantium", "iperico", "ginkgo biloba" e "bioflavonoidi", mentre altre sono allo studio.
Fra gli integratori contenenti iperico, ricordiamo L'erba di San Giovanni, a base di Vitamina PP, Vitamina B6, Magnesio, Aminoacidi con estratto titolato di Iperico e Triptofano. E' consigliabile in caso di disturbi depressivi, ansia e/o agitazione nervosa. Il prodotto ha una formulazione RETARD che permette un rilascio costante nel tempo.
composizione: L-triptofano, gelatina alimentare, magnesio ossido, idrossipropilmetilcellulosa, l-tirosina, l-fenilalanina, niacina, Iperico estr.secco titolato 0,3% ipericina (7mg), antiagglomeranti magnesio stearato, silice, piridossina cloridrato, giallo chinolina
CONSIGLI D'USO: per una corretta integrazione dietetica è consigliata l'assunzione di 1 Capsula al giorno con del liquido.
Citrus aurantium
L'apporto giornaliero di sinefrina con le quantità d'uso indicate non deve essere superiore a 30 mg corrispondenti a circa 800 mg di citrus aurantius con un titolo del 4% di tale sostanza.
Avvertenze:
- Non superare la dose giornaliera consigliata.
- In presenza di cardiovasculopatie e/o ipertensione, prima di assumere il prodotto, consultare il medico.
- Si sconsiglia l'uso del prodotto in gravidanza, durante l'allattamento e al di sotto dei 12 anni
Iperico
Occorre sempre riportare la titolazione in ipericina, il cui tenore va indicato in etichetta per quantità di assunzione giornaliera consigliata.
L'apporto giornaliero di ipericina non deve superare i 21 mcg/die, tenore che corrisponde a 7 mg di iperico con un titolo dello 0,3% di tale sostanza.
Il predetto limite di 7 mg vale anche in caso di impiego di iperico a tenore ridotto di ipericina. Tale quantitativo, infatti, fornisce sufficienti garanzie per un uso alimentare della pianta, considerando che i suoi effetti farmacologici sembrano ascrivibili a vari princìpi attivi e che livelli più elevati comportano il rischio di interferenze con l'attività di alcuni farmaci.
Gingko Biloba
Avvertenze:
- Se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto.
- Si sconsiglia l'uso del prodotto in gravidanza e durante l'allattamento.
Bioflavonoidi
Avvertenze:
- Non assumere in gravidanza
Nei confronti degli estratti di stevia rebaudiana e kava kava è stato disposto il divieto di utilizzo negli integratori alimentari
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Marcello Guidotti, copyright 2005
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